Festa delle Lucerne 

Festa delle Lucerne

La Festa delle Lucerne si svolge ogni quattro anni e con la sua antica magia ricopre di fascino il borgo medievale di Casamale a Somma Vesuviana. Si parte al tramonto quando una donna e un uomo (o’ mast e festa) accendono la prima candela. Nelle catacombe era usato dai primi cristiani per illuminare i luoghi di culto e rendere omaggio ai defunti. Nella cultura popolare, “Lucena” rappresenta gli organi sessuali maschili e femminile (‘a lucerna ‘e donna ‘e donna Lucia ha fatto cinque figlie) simbolo di riproduzione e nascita. Tuttavia essa è anche un simbolo delle luci del cimitero, del fuoco fatuo e nella cultura popolare è strumento di connessione tra la vita e la morte. I telai portalucerne, dunque, occupano ogni vicolo, lungo tutta la loro profondità, sino a formare una galleria di luci. Anzi, a rendere illimitato il luccichio, sul fondo del vicolo, uno specchio moltiplica all’infinito il percorso, che gli antropologi hanno interpretato simile a quello dell’inevitabile passaggio dalla vita alla morte. In tutte le culture popolari lo specchio è stato sempre considerato, nella sua simbologia, come una sorta di porta tra i due mondi: quello noto (appena vissuto) e quello parallelo ma ignoto dell’Altrove. In un attimo tutte le stradine di Casamale si illuminano di luce tremula, complici della suggestione centinaia di lumini a olio disposti su strutture di legno di ogni foggia – ogni vicolo ne ha una -, in un tripudio di triangoli, cerchi, rombi e quadrati illuminati a giorno. Se si dà corpo, infatti, ai significati simbolici che tali figure sottendono, avremo che il quadrato è una figura base dello spazio, simbolo della terra e dell’universo creato e che richiama le fondamenta; sapremo che il triangolo è lo spazio chiuso, definito e perfetto nella sua dimensione magico-sacrale, ancora, che esso, con la punta in su, rappresenta il fuoco e il sesso maschile, mentre con la punta in giù l’acqua e il sesso femminile; sapremo, ancora, che il rombo richiama lo scatenamento di forze telluriche primordiali e che esso poi rimanda, per sopravvivenza, allo strumento che evoca il tuono, quindi, per assimilazione, anche al ruggito del vulcano. Ora, incastonando virtualmente una sull’altra le figure geometriche del Casamale, ci si accorge che esse, accolte nei loro valori simbolici, possono in realtà rappresentare, logicamente, l’idea della “Montagna Calda” possente, ruggente, svettante dalla Terra a Cielo”. Sono ben 10 i vicoli vestiti a festa (Coppola, Malacciso, Puntuale, Cuonzolo, Torre, Zoppo, Giudecca, Piccioli, Lentini, Perzecchiello), illuminati da più di quattromila lumini. I telai sono vere e proprie ricorrenza della Madonna della Neve, della Colleggiata, la statua della Santa viene portata in processione per le strade del borgo con tanto di banda musicale e canti devozionali.

Feast of the Lucerne

The Feast of the Lucerne takes place every four years and with its ancient magic covers the medieval village of Casamale in Somma Vesuviana with charm. It starts at sunset when a woman and a man (o' mast e festa) light the first candle. In the catacombs it was used by the early Christians to illuminate places of worship and pay homage to the deceased. In popular culture, "Lucena" represents the male and female sexual organs ('a lucerna 'e donna 'e donna Lucia has had five daughters), a symbol of reproduction and birth. However it is also a symbol of the lights of the cemetery, of the will-o'-the-wisp and in popular culture it is an instrument of connection between life and death. The lamp-holder frames, therefore, occupy every alley, along their entire depth, until they form a gallery of lights. Indeed, to make the glitter unlimited, at the end of the alley, a mirror infinitely multiplies the path, which anthropologists have interpreted as similar to that of the inevitable transition from life to death. In all popular cultures the mirror has always been considered, in its symbology, as a sort of door between two worlds: the known one (just lived) and the parallel but unknown Elsewhere one. In an instant all the narrow streets of Casamale light up with flickering light, accomplices of the suggestion hundreds of oil lamps arranged on wooden structures of every shape - every alley has one -, in a blaze of illuminated triangles, circles, rhombuses and squares per day. In fact, if we give substance to the symbolic meanings that these figures underlie, we will have that the square is a basic figure of space, a symbol of the earth and of the created universe and which recalls the foundations; we will know that the triangle is the enclosed space, defined and perfect in its magical-sacral dimension, furthermore, that with the tip up, it represents fire and the male sex, while with the tip down, water and sex female; we will also know that the rumble recalls the unleashing of primordial telluric forces and that it then refers, for survival, to the instrument that evokes thunder, therefore, by assimilation, also to the roar of the volcano. Now, by virtually setting one on top of the other the geometric figures of the Casamale, one realizes that they, accepted in their symbolic values, can actually represent, logically, the idea of the mighty, roaring, towering "Hot Mountain" from the Earth to the Sky ””. There are no less than 10 festively decorated alleyways (Coppola, Malacciso, Puntuale, Cuonzolo, Torre, Zoppo, Giudecca, Piccioli, Lentini, Perzecchiello), illuminated by more than four thousand candles. The looms are veritable recurrences of the Madonna della Neve, of the Colleggiata, the statue of the Saint is carried in procession through the streets of the village complete with a musical band and devotional songs.