Serbia, Belgrade, Over 1000 migrants in the polar temperature of Belgrade
Belgrado, Serbia. Sono mesi ormai che centinaia di migranti, per lo più afghani, siriani e iracheni,
hanno trovato rifugio nei depositi abbandonati lungo la ferrovia a Belgrado nel loro cammino di avvicinamento ai confini dell'Unione Europea. Temono di essere respinti e per questo evitano le strutture di assistenza ufficiali. Ma in questi giorni le temperature che spesso arrivano a venti gradi sotto zero, rendono la vita in questi asili di fortuna un vero inferno polare. Molte scene ricordano quelle vissute dai deportati in Europa ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. E' una catastrofe umanitaria.
hanno trovato rifugio nei depositi abbandonati lungo la ferrovia a Belgrado nel loro cammino di avvicinamento ai confini dell'Unione Europea. Temono di essere respinti e per questo evitano le strutture di assistenza ufficiali. Ma in questi giorni le temperature che spesso arrivano a venti gradi sotto zero, rendono la vita in questi asili di fortuna un vero inferno polare. Molte scene ricordano quelle vissute dai deportati in Europa ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. E' una catastrofe umanitaria.
Belgrade, Serbia. Hundreds of migrants, mostly Afghans, Syrians and Iraqis have found refuge in abandoned warehouses along the railroad in Belgrade, at the border of European Union, afraid of being rejected and avoided by the structures of official assistance. In these days the temperatures arrived at -20° C: its's a real polar hell that someone has compared to the scenes experienced in Europe at the time of the Second World War. It's a catastrophe: many of these people are sick and have no medicines to cure.